mercoledì 24 aprile 2024

 

 

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I sistemi ortogonali

Si dicono ortogonali quei sistemi che mettono in gioco tutte le combinazioni possibili con i numeri in gioco senza alcuna ripetizione. Ad esempio un sistema ortogonale per ambo che metta in gioco 12 numeri prevede la giocata dei 66 ambi che con essi è possibile formare senza alcuna ripetizione. Un sistema ortogonale per terno che metta in gioco gli stessi 12 numeri prevede la giocata dei 220 terni che con essi è possibile formare senza alcuna ripetizione. 
Se un sistema ortogonale è composto da combinazioni tutte con lo stesso numero di elementi, ad esempio tutte terzine, il sistema si dice omogeneo, in caso contrario si dice misto.

L'interesse dello schema ortogonale sta nell'accorpamento, cioè nella possibilità di giocare un elevato numero di combinazioni con un ristretto numero di giocate. Grazie all'accorpamento oltre al minor tempo impiegato nella produzione delle bollette e nella convalida delle giocate otteniamo anche un secondo importante vantaggio: la possibilità di giocare lo stesso numero di ambi, terni o quaterne con minor denaro. Spesso infatti il numero di combinazioni in gioco nei sistemi è molto elevato (ad esempio 1000 ambi) giocarle tutte singolarmente significa puntare almeno 1 euro su ciascuna (con una spesa di 1.000 euro nel nostro esempio) considerato che la giocata minima a ruota è appunto di 1 euro. La spesa diventa quindi considerevole. Se al contrario le combinazioni sono accorpate in poche bollette (ad esempio 1000 ambi in 100 cinquine) è possibile giocare solo 1 euro a bolletta riducendo la spesa (100 euro nel caso del nostro esempio). Ovviamente anche le eventuali vincite si riducono in proporzione ma è senza dubbio un vantaggio poter scegliere, volendo, di puntare meno per non rischiare troppo in una sola estrazione.

Il vantaggio dell'accorpamento è qualche volta tanto importante che si preferisce inserire qualche ripetizione pur di ridurre il numero di bollette.
Attenzione: qualche autore chiama ortogonale anche questi sistemi con ripetizioni purché tutte le combinazioni possibili siano presenti. In queste pagine comunque quando si parla di sistemi ortogonali ci si riferisce sempre e solo a sistemi senza ripetizioni.
Qualche autore inoltre chiama i sistemi ortogonali sistemi integrali, vale a dire sistemi che mettono in gioco l'integralità delle combinazioni possibili. In generale comunque si preferisce riservare questo termine per i sistemi ortogonali non accorpati, un sistema ortogonale mette infatti in gioco tutte le combinazioni possibili ma l'interesse dello schema sta nel suo accorpamento in un minor numero di bollette.

Le restanti pagine dedicati ai sistemi ortogonali vogliono essere una piccola guida alla scelta e alla giocata del sistema ortogonale più adatto alle proprie esigenze di gioco.
I sei passi fondamentali per la giocata di un sistema ortogonale sono i seguenti:

  1. Scegliere il numero di estratti in gioco
  2. Scegliere la combinazione su cui puntare
  3. Ricavare il sistema ortogonale corrispondente
  4. Ripartire la spesa fra le bollette nel modo più soddisfacente
  5. Sostituire i numeri dello schema prescelto con quelli del pronostico
  6. Controllo delle eventuali vincite


1.
Scegliere il numero di estratti in gioco

Il numero di estratti da mettere in gioco dipende ovviamente in gran parte dalla metodologia che si impiega per ricavare il pronostico. In generale quello che si può dire è che in un ortogonale ancor più che in un sistema condizionato più ristretto è il pronostico e più conveniente risulta la giocata. In un sistema ortogonale infatti tutti i numeri vengono considerati alla pari cioè compaiono lo stesso numero di volte nelle combinazioni e contribuiscono allo stesso modo alla spesa totale. Non c'è quindi la possibilità di inserire degli "outsider" presenti solo in qualche bolletta tentando di "coprire" qualche caso particolare con poca spesa come invece si può fare con i sistemi condizionati.

Come dicevamo nelle pagine dedicate alla presentazione generale dei sistemi se il pronostico ricava due o più gruppi di estratti con differenti probabilità di sortita (gruppo dei capigioco e gruppi ausiliari) conviene puntare su un sistema condizionato. Se per qualche motivo scegliamo comunque di optare per un ortogonale dal punto di vista strettamente matematico conviene restringere il pronostico ai soli numeri che riteniamo avere la più alta probabilità di sortita.
Il numero di estratti in gioco dipende poi ovviamente anche dal bilancio di cui si dispone e dalla combinazione su cui si punta (vedi prossimo punto). E' buona regola generale comunque anche per una questione di praticità al momento della giocata evitare di superare i 30 estratti in gioco.


2. Scegliere la combinazione su cui puntare

La combinazione più conveniente su cui puntare quando si sceglie un sistema ortogonale è fortemente legata al numero di estratti che si ritiene poter centrare all'interno del pronostico e al numero di estratti di cui il pronostico stesso si compone. 
Come regola generale tenete presente la seguente tabella:

Ambi

Terni

Quaterne

Cinquine

2

da 2 a 22

-

-

-

3

da 19 a 39

da 3 a 18

-

-

4

da 36 a 55

da 21 a 35

da 4 a 20

-

5

da 54 a 71

da 41 a 53

da 17 a 40

da 5 a 16

Modo d'impiego della tabella:

Scegliere il numero di estratti che si ritiene poter centrare (prima colonna). Spostarsi lungo la riga corrispondente fino a individuare l'intervallo che contiene il numero di estratti di cui si compone il pronostico. La combinazione su cui puntare è quella che potete leggere in cima alla colonna corrispondente.

Esempio 1: ho 24 numeri da giocare e ritengo di poter centrare 4 estratti della cinquina vincente. Mi sposto lungo la riga del 4 e mi fermo all'intervallo "da 21 a 36", la combinazione più conveniente su cui puntare è pertanto quella dei terni. Mi oriento pertanto su un ortogonale per terno.

Esempio 2: ho 21 numeri da giocare e ritengo di poter centrare 3 estratti della cinquina vincente. Mi sposto lungo la riga del 3 e mi fermo all'intervallo "da 19 a 39", la combinazione più conveniente su cui puntare è pertanto quella degli ambi. Mi oriento pertanto su un ortogonale per ambo.

Se il numero di estratti su cui vogliamo puntare è troppo grande esso non comparirà in nessuno degli intervalli, ciò significa semplicemente che il sistema è matematicamente in perdita e pertanto risulta economicamente sconveniente giocarlo. Ad esempio se riteniamo di poter centrare solo due estratti della combinazione vincente non possiamo giocare più di 22 numeri. Gli ambi che si possono formare con 23 numeri sono infatti 253, la vincita di un solo ambo (250 volte la posta) pertanto non riuscirebbe a coprire le spese di gioco.


3. Ricavare il sistema ortogonale corrispondente

I sistemi ortogonali sono molto popolari nel gioco del lotto e pertanto sono numerose le raccolte di sistemi sia su carta che su supporto informatico. Inoltre le principali riviste del settore dedicano spesso qualche pagina a questo tipo di elaborati e vi sono diversi software dedicati a questi tipi di sistemi. Di conseguenza non dovrebbe essere difficile trovare lo schema del sistema ortogonale più adatto alle vostre esigenze.
Nella maggior parte dei casi potete ottenere lo schema direttamente da queste pagine passando alla sezione:

  Tecnica Sistemistica e Raccolta di Schemi Ortogonali

Tenete presente che per le caratteristiche matematiche dei sistemi ortogonali, uno schema con N-1 numeri in gioco può essere ottenuto semplicemente eliminando l'ultimo numero dallo schema con N numeri. Ad esempio il sistema ortogonale per ambo per 11 numeri della nostra raccolta di sistemi è stato ottenuto eliminando il 12 da quello per 12 numeri.


4. Ripartire la spesa fra le bollette
 nel modo più soddisfacente

Una volta scelto lo schema da utilizzare va scelta la posta da porre su ogni bolletta. Se il sistema scelto è omogeneo, vale a dire composto da bollette contenenti lo stesso numero di estratti, il discorso è abbastanza semplice visto che basta dividere il capitale che si desidera investire per il numero di bollette e arrotondare per tener conto delle regole del lotto.
Bisogna infatti ricordare che non è possibile giocare meno di 1 euro per bolletta e che il totale della spesa della bolletta deve essere un multiplo di 0,5 euro.

Il calcolo diventa un po' più complicato quando il sistema è misto (cioè contiene bollette con un diverso numero di estratti). In tal caso infatti bisogna calcolare quanto puntare su ciascun tipo di bollette per cercare di tenere per quanto possibile equilibrate le vincite ottenute indipendentemente da quale sia la bolletta in cui capita la vincita. In caso contrario si rischia di far dipendere il buon esito del sistema semplicemente dalla maggiore o minore fortuna nell'incolonnamento.

Ad esempio se in un sistema ortogonale per ambo vi sono 10 terzine e 90 coppie (per un totale di 10*3+90=120 ambi in gioco) non possiamo puntare 1 euro su ogni bolletta per una spesa totale di 100 euro. In tal caso infatti se centrassimo l'ambo su una delle coppie guadagneremo 250 euro (vincita netta 150 euro), se centrassimo l'ambo su una delle terzine avremmo una vincita lorda di 83,3 euro con al netto un disavanzo di 16,7  euro. Per ottenere un rendimento omogeneo bisognerebbe pertanto giocare 3 euro per ognuna delle terzine in modo tale da avere una posta di 1 euro su ciascun ambo.

Si tenga presente che qualche volta il capitale da investire non permette di puntare 1 euro su ciascun ambo o ciascun terno da giocare e pertanto il calcolo risulta un po' più complicato e bisogna talvolta accettare un leggero squilibrio nel caso che la vincita cada in una o in un'altra bolletta. Ad esempio il sistema ortogonale per ambo per 19 numeri che proponiamo prevede 12 cinquine, 8 quartine ed una terzina. Ipotizzando una spesa di 1 euro per ambo avremo una spesa di 171 euro così ripartita: 10 euro per ogni cinquina, 6 per ogni quartina e 3 per la terzina. Volendo spendere di meno potremo prevedere 1 euro per la terzina con 0,333 euro puntati pertanto su ciascun ambo di questa. Per equilibrare le cose possiamo puntare 3 euro per ogni cinquina (0,3 euro per ambo) e 2 euro per le quartine (0,333 euro per ambo). Per una vincita lorda di 83,250 euro per ogni ambo in quartina o terzina e 75 euro per ogni ambo in cinquina.


5. Sostituire i numeri dello schema prescelto
 con quelli del pronostico

Una volta stabilito lo schema da giocare bisogna ovviamente sostituire i numeri presenti con quelli del nostro pronostico. La sostituzione deve essere uniforme. A numero uguale cioè va sostituito numero uguale. Ad esempio tutte le volte che compare il numero 1 sullo schema sostituiremo ad esso il primo numero del nostro pronostico, al numero 2 sostituiremo il secondo numero del pronostico e così via. E' inutile dire che per trattare i sistemi più voluminosi è fortemente consigliabile utilizzare un software sistemistico che provvederà alla sostituzione in maniera automatica.


6. Controllo delle eventuali vincite

In un sistema ortogonale il numero delle vincite è determinato esclusivamente dal numero di estratti centrati dal pronostico e dal tipo di ortogonale giocato. In tabella mostriamo il numero di vincite per i quattro tipi di ortogonali possibili.

Numero estratti centrati

Sistema per ambo

Sistema per terno

Sistema per quaterna

Sistema per cinquina

2

1 ambo

-

-

-

3

3 ambi

1 terno

-

-

4

6 ambi

4 terni

1 quaterna

-

5

10 ambi

10 terni

5 quaterne

1 cinquina

Sapendo che un ambo paga 250 volte la posta, un terno 4500 volte, una quaterna 120.000 e una cinquina 6.000.000 di volte la posta e facile calcolare la vincita ottenuta con una semplice moltiplicazione. Ad esempio centrando 4 estratti con un sistema ortogonale per terno avremo una vincita di 4*4.500=18.000 volte la posta puntata sul singolo terno del sistema. Va infine ricordato che alla vincita vanno sottratte le tasse pari ad un 6%.

 

Autore: INTELLOTTO

 

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