Il numero di bollette da giocare
aumenta in maniera combinatoriale con l'aumentare dei numeri in gioco. Di
conseguenza, se si vogliono mettere in gioco un numero elevato di
estratti, talvolta è necessario ridurre le bollette in gioco. Per far
questo si ricorre o ad un sistema condizionato o ad un sistema ridotto.
Si
dicono ridotti quei sistemi che riducono le combinazioni in gioco
scegliendo fra la messe di combinazioni possibili solo quel sottoinsieme
che garantisce la vincita minima prescelta dall'utente. Affinché sia
possibile una riduzione, tale vincita è caratterizzata
da un numero di estratti vincenti inferiori a quelli centrati nel
pronostico.
Ad esempio immaginiamo di voler
giocare 18 numeri puntando sulla possibilità di centrarne almeno 3. Una
prima possibilità è quella di giocare un sistema ortogonale per terno
che metta in gioco tutti gli 816 terni possibili con i 18 numeri
garantendoci quindi il terno nel caso in cui tre estratti della
combinazione vincente appartengano al nostro pronostico. Se riteniamo la
spesa di questo sistema eccessiva per il budget a nostra disposizione
possiamo richiedere ad un software sistemistico di scegliere fra le 816
terzine possibili con 18 numeri solo quelle che ci permettano di
realizzare almeno un ambo con tre estratti. Vale a dire una vincita di
almeno un ambo nel caso in cui riuscissimo a centrare 3 numeri vincenti
fra quelli del nostro pronostico. Avremo pertanto un sistema ridotto che
come dicevamo ci garantisce al 100% solo una vincita di categoria
inferiore a quella che avremmo avuto giocando gli stessi numeri in maniera
ortogonale ma che dovrebbe, almeno in teoria, costare di meno.
E possibile
infatti che un ortogonale costi meno di un ridotto ed in tal caso qual'è
l'utilità economica del sistema ridotto? Perché se ne sente tanto
parlare ed è tanto diffuso? Risponderemo di seguito a queste domande.
E'
conveniente giocare un sistema ridotto?
Per rispondere completamente alla
domanda del titolo dobbiamo prima fare un breve excursus nel mondo dei
giochi a montepremi, quindi approfondiremo in dettaglio il problema dei
sistemi ridotti nel mondo del lotto.
In particolare in questa sezione esamineremo:
Ridotti
e giochi a montepremi
I
vantaggi dei ridotti nei giochi a montepremi
Ridotti nel gioco del Lotto
Ridotti e giochi a
montepremi
Per comprendere la vera utilità del
sistema ridotto bisogna considerare che esso nasce nell'ambito dei giochi a
montepremi come il Totocalcio, il Totogol ed il SuperEnalotto. Per questo tipo
di giochi non bisogna pagare che una volta il costo della "colonna" da
giocare, indipendentemente dal numero di categorie di vincita. Nel SuperEnalotto
ad esempio la stessa colonna concorre sia per il 3, che per il 4, che per il 5,
che per il 5+1, che per il 6. Non bisogna, ne è possibile, puntare di meno per
gareggiare per una sola categoria di vincita. Volendo introdurre in gioco un
elevato numero di estratti, le sestine possibili diventano presto un'enormità.
Nasce allora l'esigenza del ridotto che si può spiegare in questo modo: dovendo
scegliere fra tutte le sestine del mio sistema solo una piccola parte da giocare
e non avendo preferenze particolari decido di scegliere quelle che con 6 punti
sull'integrale mi garantiscono almeno il 3, il 4 o il 5. Se centro il pronostico
sarò quindi certo di una vincita minima e con le stesse colonne, e quindi senza
aumentare il costo del sistema, avrò anche una piccola possibilità di centrare
la vincita piena ottenendo l'incolonnamento del sei.
Dal punto di vista prettamente
statistico ovviamente le probabilità di guadagnare non aumentano se al posto di
scegliere dal sistema di partenza a caso si sceglie un numero di uguale di
colonne secondo lo schema di un ridotto. Vale a dire a parità di
pronostico si vincerebbe o si perderebbe in media la stessa somma sul lungo
periodo e si realizzerebbero lo stesso numero di 3, 4, 5 e 6.
I vantaggi
dei ridotti nei giochi a montepremi
Chi si affida al ridotto ha due vantaggi
per così dire psicologici:
quello di vincere più spesso anche se
cifre minori per la migliore organizzazione delle colonne che risultano
avere meno elementi in comune;
quello di conoscere in anticipo quali
sono le condizioni, verificate le quali, almeno l'obiettivo minimo è
raggiunto.
D'altra parte vincere più spesso
significa periodi meno lunghi di attesa e quindi meno rischi di erodere tutto il
capitale prima di ottenere vincite.
Infine il rendimento di un ridotto sul
lungo periodo può facilmente essere calcolato con i programmi di sistemistica
computerizzata e questo permette di documentarsi al meglio prima di procedere
alla giocata.
Questi vantaggi, seppure non essenziali,
sono comunque interessanti considerato che possono essere ottenuti senza
spendere di più (e quindi a parità di convenienza economica) in un gioco a
montepremi.
Ridotti nel gioco del Lotto
Il lotto, come tutti sapete, non è un
gioco a montepremi ma è a quota fissa, questo significa non solo che la vincita
non è variabile ma conosciuta in anticipo, ma anche che essa è proporzionale
alla posta messa in gioco. Pertanto una combinazione può partecipare al gioco
per più categorie di vincita solo puntando denaro per ciascuna delle categorie.
E' facile capire che questo cambia notevolmente le cose per quel che riguarda
l'utilità dei ridotti.
Per rendere le cose più chiare facciamo
un semplice esempio. Immaginiamo di voler giocare 21 numeri confidando di
centrare 3 estratti della cinquina vincente. Una prima possibilità è quella di
giocare un sistema ortogonale per terno che metterà in gioco tutti i 1330 terni
possibili con i 21 numeri (in terzine o diversamente accorpati) garantendoci
quindi il terno in caso che tre estratti della combinazione vincente
appartengano al nostro pronostico. Se riteniamo la spesa di questo sistema
eccessiva per il budget a nostra disposizione possiamo richiedere al software
sistemistico di cui disponiamo di scegliere fra le 1330 terzine possibili con 21
numeri solo quelle che ci permettano di realizzare almeno un ambo nel caso in
cui riuscissimo a centrare 3 numeri vincenti fra quelli del nostro pronostico.
In pratica scegliamo un ridotto a garanzia dell'ambo. A seconda del software che
utilizziamo avremo un numero più o meno elevato di terzine da giocare. Se il
lotto fosse stato un gioco a montepremi avremmo giocato le nostre terzine
(spendendo una cifra x per ciascuna di esse) garantendoci l'ambo e sperando nel
terno grazie ad un incolonnamento fortunato con i vantaggi che conosciamo per i
giochi a montepremi per questo tipo di sistemi. Il lotto però, come dicevamo,
è un gioco a quota fissa e quindi dobbiamo scegliere se vale la pena di
giocare: solo per terno, per terno e per ambo o solo per ambo.
Giocare per terno nel caso del nostro
esempio è privo di senso poiché lo schema del ridotto non garantisce niente a
proposito del terno e pertanto tanto varrebbe giocare completamente a caso.
Tutti i vantaggi citati in precedenza per i giochi a montepremi sono nulli in
questo caso. Se proprio si dispone di un capitale supplementare da voler
investire tanto vale aumentare la posta sull'ambo o aumentare le combinazioni in
gioco.
Non rimane quindi che giocare solo per
ambo. Questo significa puntare alla vincita di categoria minore e quindi ad un
guadagno minore pur di ridurre la spesa in gioco. Ma siamo sicuri che il ridotto
riduce la spesa in gioco rispetto ad esempio ad un ortogonale? Certo un ridotto
riduce il numero di ambi da giocare perché non li mette in gioco tutti come fa
un ortogonale. D'altra parte l'accorpamento possibile per un ortogonale
difficilmente è raggiunto dal sistema ridotto e quindi spesso il numero di
bollette di un ridotto è superiore a quello dell'ortogonale. Considerato che
ogni bolletta deve essere pagata almeno 1 euro è evidente che spesso è meno
costoso un ortogonale che un ridotto. Nel nostro caso possiamo giocare un
ortogonale di 21 numeri per ambo che si compone di 21 bollette di cinque numeri
ciascuno. Volendo spendere il minimo possibile ipotizziamo una spesa di 1 euro per
ciascuna cinquina. In tal caso spenderemo 21 euro per una vincita di 75
euro (tre ambi) in caso di tre estratti e 25 euro in caso di due estratti
centrati. Il sistema ridotto invece sarà formato da terzine (o terzine e ambi
in qualche programma sistemistico più sofisticato) che saranno senza dubbio più
di 21 e non permetteranno quindi una spesa minima cosi' bassa. Inoltre ben più
importante il rapporto vincita/spesa in caso di tre estratti sarà
necessariamente più basso o al limite uguale (lo si può dimostrare). Infine in
generale non sarà garantita la vincita dell'ambo in caso di due soli estratti,
vincita certa, al contrario, utilizzando il sistema l'ortogonale.
Questo stesso ragionamento può essere
ripetuto in maniera analoga nella maggioranza degli altri casi in cui si adopera
un ridotto ottenuto a partire da un sistema integrale. Si giunge quindi alla
conclusione che tali sistemi non sono convenienti per il gioco del lotto.
Al contrario il ragionamento fatto in
precedenza non tiene nel caso in cui si parla di ridotti ottenuti a partire da
sistemi condizionati. In questi casi infatti è possibile giustificare l'uso del
ridotto per diminuire il numero di bollette considerato che un ortogonale (non
essendo sottoposto a condizioni) contiene in generale un numero di giocate
superiore.
Cos'è il rapporto
di riduzione?
Il rapporto di riduzione R.R. è
il rapporto fra il numero di combinazioni dell'integrale di partenza e
il numero di combinazioni del ridotto. A parità di altre condizioni
maggiore è tale rapporto migliore è l'algoritmo di riduzione
utilizzato. Nei sistemi lotto, comunque, per effettuare un confronto non
basta conoscere il solo rapporto di riduzione che può dipendere da
numerosi fattori. In particolare è fondamentale il tipo di combinazione
a cui si punta e quello da cui si è partiti.
Quali sono i tipi
di riduzione?
I tipi di riduzioni più noti
sono:
a garanzia di vincite
di categorie inferiori (N-1, N-2, N-3);
a massima
rappresentatività (M.R.);
probabilistica.
Si indicano con i nomi a garanzia
N-1, N-2, N-3 quei ridotti che garantiscono la vincita di una, due e tre
categorie inferiori a quella del sistema integrale. Ad esempio un
sistema che garantisce l'ambo in caso di quattro estratti si dice a N-2,
un sistema che garantisce l'ambo in caso di cinque estratti si dice a
N-3.
Un ridotto probabilistico è un ridotto che non
fornisce una garanzia del 100% di vincita neanche per le categorie
inferiori. La vincita è pertanto solo probabile ma le combinazioni in
gioco risultano essere molto minori di un ridotto classico. Ad esempio
possiamo avere un ridotto che garantisce l'ambo al 75% giocando solo il
50% delle combinazioni previste da un ridotto completo.
Infine un ridotto può essere ottimizzato o non
ottimizzato. Un ridotto ottimizzato è quello che, allo scopo di
aumentare il rapporto di riduzione, introduce anche combinazioni non
previste nell'integrale di partenza.
Un ridotto non ottimizzato invece
sceglie le combinazioni da giocare esclusivamente tra quelle contenute
nell'integrale originale